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DIVINITA' Nome: Ebe in Grecia, Juventas a Roma. Ruolo: Dea dell'eterna giovinezza. Genitori: Zeus (re degli dei) ed Era (dea del matrimonio), sorella di Ares (dio della guerra), Efesto (dio del fuoco) ed Ilizia (dea della nascita). Mito: E' l'ancella e la coppiera degli dei, ha il compito di servire loro il nettare e l'ambrosia, il cibo e la bevanda di cui si nutrivano gli dei per rimanere immortali e giovani. Dai Romani fu assimilata alla loro Juventas. Leggende: Oltre al suo ruolo nei confronti degli altri dei, non ha una storia mitica propria. Secondo la leggenda, un giorno Ebe, mentre stava servendo agli dei il nettare, sarebbe caduta in modo poco conveniente al luogo, e Zeus suo padre l'avrebbe dispensata per questo, dal delicato compito di coppiera. Da tempo aveva pensato di sostituirla col bellissimo Ganimede, da lui subito fatto rapire, e assunto alle stesse mansioni di Ebe. A consolarla della sua retrocessione, quando Eracle, altro figlio di Zeus, alla fine delle sue fatiche fu collocato fra gli dei come semidio, il padre glielo diede in sposo. Questo matrimonio è simbolo dell'accesso da parte dell'eroe anche all'eterna giovinezza, oltre che all'immortalità. E' l'nico mortale giunto a condividere questa caratteristica peculiare con gli dei, a differenza di quanto accadde a Titone, sposo di Eos, immortale ma destinato ad invecchiare eternamente. In connessione con le leggende riguardanti Eracle, Ebe possiede anche il potere di ridare la giovinezza ai mortali, riesce infatti a ringiovanire il vecchio Iolao, gemello dell'eroe, ed a donargli anche la forza necessaria per combattere contro Euristeo. |