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COSTELLAZIONI BOREALI Raffigurazione: Rappresenta Cassiopea, madre di Andromeda e moglie di Cefeo, re di Etiopia, immaginata seduta sul trono mentre si agghinda i capelli. Visione: Tutto l'anno. E' una costellazione circumpolare, cioè una di quelle poche costellazioni che alle nostre latitudini è visibile in ogni periodo dell'anno, dato che non tramonta mai. Il mese in cui culmina a mezzanotte è ottobre, la stagione in cui si trova più bassa è la primavera. Descrizione e posizione: E' sicuramente la costellazione più facile da riconoscere, dopo la celeberrima Orsa Maggiore, grazie alla sua caratteristica forma. Le cinque stelle principali che la compongono sono piuttosto luminose e rendono la sua forma facilmente riconoscibile: quando la costellazione si trovano sotto il Polo Nord celeste hanno la caratteristica disposizione a "W", mentre quando sono sopra formano una "M". E' situata in piena Via Lattea e la sua posizione nel firmamento, rispetto alla Stella Polare, è opposta a quella dell'Orsa Maggiore. Stelle: La stella più luminosa, Alfa Cassiopeiae, è Shedar, "il seno" in arabo; Beta è Caph, cioè "mano tinta", così chiamata dagli arabi perché per loro sembrava macchiata di henné, una pianta usata per tingere; Delta è Ruchbah, "ginocchio" in arabo. - α (alpha Cassiopeiae): Shedar, dall'arabo "il seno". - β (beta Cas): Caph, dall'arabo "mano tinta". - γ (gamma Cas): non ha un nome proprio. - δ (delta Cas): Ruchbah, dall'arabo "ginocchio". - ε (epsilon Cas): Segin. - η (eta Cas): Achird. - ι (iota Cas): non ha un nome proprio. - μ (mu Cas): Marfak. - ρ (rho Cas): non ha un nome proprio. - σ (sigma Cas): non ha un nome proprio. - ψ (psi Cas): non ha un nome proprio. Mito e leggenda: La leggenda che ha dato origine alla costellazione di Cassiopea, la collega strettamente a quelle di Andromeda, Cefeo, Perseo, Pegaso e Balena. Cassiopea, figlia di Arababo figlio di Ermes e moglie di Cefeo re dell'antica Etiopia (il territorio si estendeva dalla riva sud-orientale del Mediterraneo fino al mar Rosso e comprendeva parte degli attuali Egitto, Giordania ed Israele), pensava che lei e sua figlia Andromeda fossero le più belle donne mai vissute. Andava anche dicendo che la figlia era talmente bella che neppure le Ninfe del Mare, le cinque Nereidi, potevano superarla in bellezza. La superbia della regina d'Etiopia giunse alle orecchie di Era e delle stesse Nereidi. La Nereide Amfitrite era moglie del dio del mare, Poseidone, e così, infuriate, si rivolsero a lui chiedendogli una terribile ed immediata punizione per l'oltraggio di Cassiopea. Poseidone scatenò contro il regno di Cefeo, a devastarne le coste, il mostro marino Tiamat (rappresentato tra le costellazioni dalla Balena). Il re d'Etiopia, vedendo il proprio reame in così grave pericolo, si rivolse ad un Oracolo, che gli disse che il solo modo per salvare l'Etiopia consisteva nel sacrificio di Andromeda, che doveva essere abbandonata alla furia del mostro marino. Col cuore in pezzi, e pieno di rancore verso la moglie, il re fu obbligato dal popolo ad accettare. Andromeda venne trascinata fino alle rocciose coste etiopiche e lì abbandonata al suo orribile destino: incatenata nuda su uno scoglio in riva al mare, attendeva ormai priva di ogni speranza di salvezza che il mostro arrivasse a sbranarla. E il mostro non si fece attendere. Ma il Fato volle che passasse di là l'eroe Perseo in groppa a Pegaso, di ritorno dalla missione dopo aver liberato il mondo sconfiggendo la terribile Medusa. Attaccò il mostro che riuscì a sconfiggere solo dopo vari tentativi, mostrando alla belva la testa di Medusa che, guardandola, lo tramutò in pietra. Così la fanciulla fu salva, e al ritorno a casa Cefeo, riconoscente, gliela diede in sposa. Ma il re aveva già promesso Andromeda al proprio fratello Fineo, che si presentò con numerosi seguaci alla festa nuziale di Perseo e Andromeda. Ancora una volta Perseo dimostrò il suo valore battendosi per il diritto di sposare la sua amata. Il banchetto si trasformò in una sanguinosa battaglia, in cui Perseo, con l'aiuto della testa di Medusa, massacrò Fineo e tutti i suoi seguaci. Perseo ebbe da Andromeda i figli Perse, Alceo, Elettrione, Stenelo e Gorgofona. Il figlio Perse rimase col nonno Cefeo mentre gli altri fecero ritorno con il padre Perseo in Grecia. Cefeo discendeva da una relazione fra Zeus e Io ma nella mitologia greca viene citato solo in quanto padre di Andromeda. Morì senza eredi maschi e il suo regno andò al nipote Perse. Gli dei posero in cielo le costellazioni raffiguranti ognuno dei protagonisti di questa storia. Cefeo e Andromeda sono raffigurati nelle costellazioni adiacenti a Cassiopea, ma la regina, come punizione, venne condannata a girare per sempre col suo trono intorno al Polo Nord, trovandosi a volte anche a testa in giù, posizione disdicevole per chi pecca di vanità.
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